giovedì 29 marzo 2007

Hillsong United - The time has come - Il Tempo è giunto

Se non mi sbaglio ci sono parecche donzelle che si sono innamorate del cantante...
voi che ne dite ?



Found love beyond all reason
You gave your life Your all for me
And called me Yours forever
Caught in the mercy fallout
I found hope found life
Found all I need
You’re all I need

The time has come
To stand for all we believe in
So I for one am gonna
Give my praise to You

Today today it’s all or nothing
All the way
The praise goes out to You
Yeah all the praise goes out to You
Today today I live for one thing
To give You praise
In everything I do
Yeah all the praise goes out to You

All we are is Yours
And all we’re living for
Is all You are
Is all that You are Lord
.
.
.
Amore trovato oltre tutte le ragioni
Hai dato la tua vita il tuo tutto per me
E mi hai chiamato tuo per sempre
Afferrato nella pioggia di grazia
Ho trovato speranza ho trovato vita
Ho trovato tutto ciò di cui ho bisogno
Sei tutto ciò di cui ho bisogno

Il tempo è giunto
Di alzarci per tutto ciò in cui crediamo
Così per uno io vado
Lodando te

Oggi oggi è tutto o niente
Tutta la via
La lode va verso te
Yeah tutta la lode va a te
Oggi oggi io vivo per una cosa
Per darti lode
In tutto quello che faccio
Yeah tutta la lode va a te

Tutto quello che siamo è tuo
E tutto quello per cui viviamo
E' tutto ciò che sei
E' tutto ciò che sei Signore

giovedì 22 marzo 2007

Hillsong, la svolta.

Hillsong per me rappresenta una svolta.

Quando ho visto questa video, non so perchè, sono rimasto senza fiato.

E' stata la realizzazione di quello che diceva Bono degli U2 (che ho riportato nel post dell'8 marzo)....
"mi sono ricongiunto con una parte di me per la quale non ho spiegazioni".

E'come se dentro di me si sia rotta una sottile membrana che impediva da sempre la comunicazione fra il mio essere cristiano e le mie passioni.

Adesso la comunicazione è possibile ed entrambe le parti ne risultano potenziate.
Dio mi è veramente vicino nell'intimo, lo è sempre stato, ed ora comincio a rendermene veramente conto.
Non c'è più condizionamento umano che inconsciamente lo possa impedire.



When I look into the sky above
Wonder how my life has changed
Wonder how your love it came to me

When I look into the sky above
All my fears so far away
All I feel is heaven calling me

So I look to You
So I look to You
No one else will do
No one else will do
.
.
.
.
Quando guardo il cielo sopra
Mi domando come la mia vita è cambiata
Mi domando come il tuo amore è venuto da me

Quando guardo il cielo sopra
Tutte le mie paure vanno via
Tutto quello che sento è il paradiso che mi chiama

Così io guardo a Te
Così io guardo a Te
Nessun altro sarà
Nessun altro sarà
.
.
.
.

Hillsong

La prima volta che sono venuto a conoscenza di Hillsong è stato sul vecchio forum del sito delle Sentinelle (www.sentinelledelmattino.org) ed era sempre verso la fine del 2004.

Mi ricordo che proprio in quel periodo alcuni miei amici 18enni avevano in programma il capodanno a Londra e, visto che erano nei paraggi, gli avevo consigliato di fare un salto alla conference di Hillsong Londra del 2 gennaio 2005.

Avevano tutt'altri programmi e non ci sono andati,
se ci fossero andati chissa...., penso che l'avrebbero ricordato per sempre.

Anche io non me ne sono più interessato, poi, alla Missione di spiaggia di Bibione del luglio scorso, della musica di Hillsong si è fatto largo uso, per l'animazione e come sottofondo musicale per le proiezioni dei video e delle foto ( http://video.google.it/videoplay?docid=-6795290568300174086 ) .

Tornato a casa ho cercato di procurarmi qualche pezzo e ne ho scritto al mio amico Lukas, Sentinella di Milano, che così mi ha risposto:

"Hillsong e' qualcosa di veramente fantastico, una comunita' dall'impatto veramente potente. Io credo che sia una delle comunita' evangeliche piu' benedette che ci siano. Ti basti che da quando ho scoperto loro, ascolto ormai soltanto loro che ancora non riescono a stancarmi."
"Non saprei se in Italia c'e' qualcosa di analogo. Va detto che tutte le comunita' protestanti tendono a questo genere di livello nella musica e nell'animazione delle preghiere. Per loro e' normale, anche se, come ci riescono loro, e' del tutto unico. Credo tu sappia meglio di me che l'ambito cattolico da questo punto di vista e' decisamente piu' deludente...."

"Hillsong non e'solo una band, e' tutta una comunita', uno stile di vita, una scelta di fede."


La mia amica Veronica, mitica Sentinella di Mantova, invece mi ha scritto:

"La radio sia a mezzo internet, che proposta da personaggi vari sono strumenti di evangelizzazione molto potenti, ma nulla a confronto con la lode e il sound della Hillsong."


Sul forum delle Sentinelle, a proposito dell'Happy hour si legge:

"...le testimonianze ricevute da alcuni giovani sono state: "vi abbiamo raggiunto immediatamente perchè la musica era stra coinvolgente!" "

Erano video della Hillsong ovviamente...

mercoledì 14 marzo 2007

Nando Bonini: da Vasco a Maria

Riprendiamo il viaggio alla scoperta della Musica Cristiana Contemporanea.

Era la fine del 2004 e nella mia parrocchia si avvicinavano le "Missioni al Popolo".

Nooooo !!!!, le "Missioni" non sono, come molti penserebbero, cose inerenti ai missionari nel terzo mondo o comunque i missionari che vengono a raccontare la loro esperienza e a raccogliere soldi.
Per farsi un idea di che cosa sono le "Missioni al Popolo" vi rimando ai video nel mio spazio YouTube del quale trovate il link sulla colonna di destra. (Oggi fra l'altro è proprio il secondo anniversario del mandato della Missione al popolo).

Ma torniamo a noi,
era dunque la fine del 2004 e si stava stendendo il calendario delle Missioni.
Si raccoglievano idee per le serate.
Il responsabile dei missionari Fra Marco Ferrario mi propose di invitare Nando Bonini e mi diede anche il suo numero di cell. (che putroppo ho perso) .



Mi disse che era l'ex-chitarrista di Vasco Rossi, che si era "convertito", nel senso che aveva ritrovato la fede e che ora produceva e realizzava musical "cristiani" che portava in giro in Italia.

Putroppo non se ne fece niente.

In seguito ho scoperto qualcosa in più su di lui.

Ai microfoni di "On the Air", la radio "online" della "Italian Christian Contemporary Music" dell'amico Massimiliano Musso (http://www.lmaxm.it/ontheair/homepage.html) , parla senza peli sulla lingua del suo passato, del suo rapporto con Vasco Rossi, della sua dimensione di fede e dei progetti in fermento. "Ho vissuto il mondo platinato dello "star-system" e la «vita spericolata». Ho dato un taglio a quella vita, sono sceso dalla giostra. Non si può vivere senza trovare il senso della propria vita, nemmeno se fai ciò che più ti piace e il successo ti accompagna..."

Nel 1995 su commissione ha scritto e composto l'opera rock "Francesco il musical", la storia di S. Francesco d'Assisi su musiche inedite appositamente scritte. Un musical che ha avuto ottimi apprezzamenti da parte del pubblico e degli addetti alla critica e l'interpretazione della cantante Sara Trampetti nelle vesti di S. Chiara. Del 2002 il recital "Una donna vestita di sole", la storia della Madonna accanto al Figlio Gesù, dall'Annunciazione fino ai giorni nostri. E' raccontata, suonata e cantata con brani dal melodico acustico al rock struggente e appassionato.

Alla "Missione Cittadina" a Busto Arsizio nell'Ottobre 2006 invece Fra Marco è riuscito a portarcelo (vedi http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=57620 ).



Caro Nando,
ci saranno altre occasioni per conoscersi !!!
( Ad esempio a Novedrate il 19 Maggio ? )

Nando Bonini, l' ex-chitarrista di Vasco Rossi

venerdì 9 marzo 2007

Precisazione

Esaurito il discorso U2 è forse il momento per fare una precisazione.

Ci sono cantanti e/o band che dichiarano apertamente la loro fede cristiana e talvolta inseriscono nei loro testi tematiche cristiane, e questo è appunto il caso degli U2.

Ci sono cantanti e/o band che suonano e cantano solo canzoni con testi cristiani di adorazione, di lode, di preghiera ecc. ecc. ecc.

Questo è il caso più specifico della "Musica Cristiana Contemporanea".

Potrà centrare il rock in questo secondo caso ?

Certo che si !!!

Ancora sugli U2 (quarta parte)

Siccome non ne so molto, per completare il discorso U2 sono andato sulla rete.
Fra la miriade di articoli sull'argomento sono arrivati a me questi:

U2 Play list ad alta rotazione nelle chiese USA
Sono ormai oltre 150 gli istituti religiosi in America che hanno incluso brani di Bono e compagni nei sermoni domenicali. Il reverendo Paige Blaire della chiesa episcopale è stato il primo a realizzare una serie di video di ispirazione cristiana montati con alcuni brani degli U2, inserendoli tra i canti delle funzioni domenicali. Intanto la band ha trasferito parte del proprio impero in Olanda per eludere il fisco.
(da http://blog.libero.it/Musicblog/1837576.html , 31 Ottobre 2006)

Nel 1999 Bono entra a far parte del movimento Jubilee 2000,
che ha come scopo principale della propria attività quello di sensibilizzare i governi occidentali affinché azzerino i debiti dei Paesi del terzo mondo e dando così la possibilità a questi ultimi di poter crescere economicamente. L'attenzione di Bono per il problema è quasi maniacale, e porta il cantante a girare tutto il mondo ed a discutere con molti Capi di Stato e di governo, oltre a non perdersi neanche una riunione del Fondo Monetario Internazionale.
Per questa sua attività Bono viene anche preso in considerazione per l'assegnazione del Nobel per la pace, e si trova ad incontrare il Papa al Vaticano: il 23 settembre il cantante è ricevuto con la sua delegazione da Giovanni Paolo II, a cui sussurra: «Lei è un grande uomo dello spettacolo» e regala al Santo Padre un libro di poesie ed i suoi celebri occhiali da sole neri che il Pontefice non esita ad indossare.



Il Papa a sua volta dona a Bono un crocifisso.
( da http://blog.libero.it/khriko/2337431.html , 24 Febbraio 2007)

E il concerto va avanti "One" un amore, una vita, una sola Terra, e una sola soluzione "Coexist"
dove la C è la Luna Musulmana, la x diventa la Stella di Davide e la t è la Croce Cristiana



e uno quasi ci crede per un'istante, si è presi da una splendida corale sensazione di benessere dove tutte le tensioni internazionali si calmano. Poi... beh
( cronaca del concerto al Telstra Stadium di Sidney del Novembre 2006 da http://mutleyatsydney.typepad.com/stefano_sydney/2006/11/concerto_degli_.html )

Ancora sugli U2 (terza parte)

Siccome non ne so molto, per completare il discorso U2 sono andato sulla rete.
Fra la miriade di articoli sull'argomento sono arrivati a me questi:


Gli U2 da quel palco non sono mai scesi.
Da quando erano pischelli. «Quella non è più una band, ma un’industria. Non hanno più la poesia degli esordi: l’hanno sostituita con jet privati e azioni miliardarie. Belle canzoni, ma pensate più con il commercialista che con il cuore. Bono fa il politico universale: mah...». Però ci mette la faccia.
Carlo Verdone, febbraio 2007.


Una comunità episcopale americana,
la Grace Episcopal Church di Providence, ha recentemente utilizzato le canzoni degli U2 durante le proprie funzioni liturgiche. A darne notizia è un sito specializzato nella band irlandese: u2place.com
Addirittura, il nome dato a queste funzioni è stato di U2 Eucharist.
Il reverendo, ha effettuato una raccolta di fondi in favore della One Campaign, l'organizzazione di cui Bono è promotore, che raccoglie fondi per la lotta all'AIDS e alla povertà nei Paesi del terzo mondo.
(http://spiritualspice.blogosfere.it/2006/04/la-musica-degli.html , 7 Aprile 2006)


Certo che ACROBAT c'entra con gli u2,
è la loro canzone più bella,sta in achtung baby.
E' quanto di più sincero e vero abbiano mai prodotto, credimi. gli u2 sono purtroppo solo una "confezione", una bella confezione..... le canzoni che senti e risenti per radio non sono loro, sono dei loro produttori. se vuoi sentire i veri u2, cioè quello che loro producono, CREANO, prima di passare sotto il vaglio dei vari Lillywhite o Eno, devi ascoltare gli OUTTAKES..
(ACROBAT_85, 30 Luglio 2006)

Da una intervista a Bono,
durante una pausa nella tournée mondiale dell'ultimo album pubblicato, "How To Dismantle An Atomic Bomb".
Come si sviluppa il suo rapporto con la religione?«In ogni uomo arriva il periodo di vita in cui inizia a riflettere su sé stesso, sul fatto che un terzo della popolazione soffre la fame e che tu sei un cantante di un gruppo superpagato. Sono contraddizioni, come forse lo è la nostra sponsorizzazione all'U2iPod o la mia amicizia con Soros o Bill Gates. Ma sono queste contraddizioni che generano nuova vita. E allora mi affido a Dio. Penso che Dio non è definibile dall'uomo. È più grande, più vasto, più profondo di qualunque pensiero l'uomo possa avere su di lui. Se cerchi Dio, cercalo tra i più poveri, lì lo troverai. Sono credente e voglio portare un po' di Paradiso su questa terra».
(da http://www.sentinelledelmattino.org/index.php?option=com_content&task=view&id=721&Itemid=146 )

Ancora sugli U2 (seconda parte)

Siccome non ne so molto, per completare il discorso U2 sono andato sulla rete.
Fra la miriade di articoli sull'argomento sono arrivati a me questi:

(Tratto da U2:OLTRE LA MUSICA di Maurizio Carvezan,
letto su http://astrochiara.spaces.live.com/Blog/cns!39BF1887F9362C76!147.entry)

Si diceva una volta che il rock era la musica del diavolo. E forse qualcosa di vero c’era. Ma oggi la più grande rockstar del momento scrive prefazioni al libro dei Salmi: lui è un quarantenne dublinese che si fa chiamare Bono ed è il leader degli U2, forse la band di rock & roll più inventiva dell’ultimo ventennio. Non che la loro musica si possa targare, al contrario, "rock di dio". E per fortuna. Ma nel novembre ’99, alla consegna degli Mtv Awards Europe avvenuta a Dublino, si è assistito a un siparietto dai risvolti simbolici. Toccò proprio a Mick Jagger, leggendario leader dei Rolling Stone, consegnare il riconoscimento a Bono Vox. Il quale, davanti al pubblico della sua città, si concesse una battuta significativa: "Questo è il diavolo che premia dio". Niente più che una battuta, appunto. Ma rivelatrice della consapevolezza che la musica degli U2 contiene una carica a suo modo eversiva. Testi, interviste e scritti di Paul David Hewson, questo il vero nome di Bono, documentano la sorprendente testimonianza di uno spirito religioso e anticonformista: "Spiegare la fede è sempre stato difficile. Come si fa a spiegare un amore e una logica nel cuore dell’universo quando il mondo è così pieno di guasti? Spiegare la fede è impossibile... Visione più che visibilità... Istinto più che intelletto".

"Mia madre era protestante, mio padre cattolico, il fatto sarebbe stato irrilevante ovunque, salvo che in Irlanda... Dopo essere andato a messa in cima alla collina di Finglas, nella zona nord di Dublino, mio padre aspettava fuori della piccola cappella della chiesa anglicana d’Irlanda ai piedi della collina, dove mia madre aveva portato i suoi due figli... Io mi tenevo sveglio pensando alla figlia del pastore e lasciavo vagare lo sguardo per il technicolor delle vetrate. Quegli artigiani cristiani avevano inventato il cinema... luce proiettata attraverso il colore per raccontare la loro storia". In quegli anni la famiglia Hewson vive a Ballymon, uno dei quartieri più poveri di Dublino e Paul David frequenta il Mout Temple. Qui incontra Alison che qualche anno più tardi diventerà sua moglie.

"Salmi e inni sono stati il mio primo assaggio di musica ispirata" scrive ancora Bono. "Mi piacevano le parole, ma non ero sicuro delle melodie... Ricordo che venivano biascicati e cantilenati, più che cantati. Eppure, in uno strano modo, mi hanno preparato all’onestà di John Lennon, alla lingua barocca di Bob Dylan e Leonard Cohen, alla gola spiegata di Al Green e Stevie Wonder.
Quando ascolto questi cantanti, mi ricongiungo a una parte di me per la quale non ho spiegazioni... la mia anima, immagino. Parole e musica" continua Bono "hanno fatto per me ciò che solide, addirittura rigorose argomentazioni religiose non sono mai riuscite a fare, mi hanno introdotto a Dio, non alla fede in Dio, piuttosto a un senso tangibile di Dio".

...il cristianesimo di Bono Vox suscita ironia, disappunto, imbarazzo. Quasi sempre viene espunto dalle recensioni, dalle cronache dei concerti. I testi sono poco considerati, quasi mai citati. La critica passa ai raggi x le sonorità, l’intreccio degli strumenti, le stratificazioni ritmiche curate da Brian Eno e Daniel Lanois, autori di molte canzoni del gruppo irlandese, ma la terza dimensione della rockstar più atipica e anticonformista del momento rimane in penombra.

Per niente bigotto, moralista o spiritualeggiante, non ha guardie del corpo e non ama farsi scarrozzare in limousine nelle tournée. Per raccogliere l’invito al Pavarotti & Friends ha rifiutato il volo privato e si è presentato con The Edge e Brian Eno dopo un lungo viaggio su aerei di linea. "Un tempo l’idea che le Scritture pullulino di ladri, assassini, codardi, adulteri e mercenari mi spaventava, adesso è fonte di grande conforto".
Anche Alison, sua moglie, non è esattamente quella che s’immagina la donna di una grande rockstar. Impegnata nel Chernobil Children Project, va spesso a Chernobil e si dedica all’accoglienza di bambini malati. Nel 1985, sposati da poco, marito e moglie andarono a lavorare in un campo di pronto intervento in Etiopia a contatto diretto con la denutrizione, l’abbandono, la miseria più sconvolgente. "In quei momenti pensi che non dimenticherai mai - dice il cantante - poi invece dimentichi e ritorni a fare l’artista. Per me era inaccettabile".
Al 75esimo compleanno del padre Bobby, Bono aveva invitato tutti gli amici a festeggiare il suo vecchio al Clarence hotel di Dublino, un grande albergo di sua proprietà. Ma al mattino, per dargli il buongiorno, gli aveva fatto trovare i muri della città tappezzati da giganteschi manifesti con l’augurio "Buon compleanno, papà".
Questo è Bono, leader degli U2, "una band che ha sempre guardato oltre la musica". Una band che sotto le canzoni nasconde "quattro ragazzi in una stanza piena di malinconia".

mercoledì 7 marzo 2007

Ancora sugli U2 (prima parte)

Siccome non ne so molto, per completare il discorso U2 sono andato sulla rete.
Fra la miriade di articoli sull'argomento sono arrivati a me questi:

"Com'era tradizione nei tardi anni ' 70, gli U2 erano già una band ancora prima di essere in grado di suonare..."(da http://www.universalmusic.it/web/artisti/index.php?id=1168&def=N )


Gli U2, destinati a diventare una delle band più popolari della storia del rock,nascono nel 1976, l'anno in cui il futuro batterista Larry Mullen jr. mette un avviso nella bacheca della Mount Temple School di Dublino:"Cercasi musicisti per fondare band". Rispondono Dave Evans, chitarrista, detto "The Edge", Adam Clayton, bassista, e Paul Hewson, cantante, ribattezzato Bono Vox dal nome di un negozio di apparecchi acustici di una via del centro di Dublino. ("Bono Vox", in latino "Bella Voce").

I quattro erano giovanissimi: Mullen aveva 14 anni, The Edge 15, Clayton e Bono 16. "Ero un buono a nulla - racconta quest'ultimo -. ma la musica per me era la cosa piu' facile del mondo, mi aiutava a uscire dalla banalita' di una vita da ragazzo di periferia".

Boy e October, i primi due album, sono un cocktail di freschezza, ingenuita' ed energia rock. I suggestivi colpi di chitarra di The Edge e la voce intensa e graffiante di Bono sono gia' il marchio della fabbrica U2. E le prime composizioni sono intrise di spiritualita': Bono, The Edge e Mullen, che frequentano per un certo periodo il gruppo cristiano Shalom, ne sono gli artefici. Solo Clayton ne rimane distante. Mentre le altre band si cibano di sesso, droga e rock'n'roll, gli U2 leggono i salmi. "Ci sono poche cose, credo, che possono rivaleggiare con l'eroina per chi cerca una via d'uscita da una vita mediocre - sostiene Bono -. Nel mio caso e' stata la fede a condurmi in alto. E' piu' una questione di spiritualita' che di religione. I nostri occhi sono aperti a un altro mondo, che esiste oltre i limiti monocromi e unidimensionali di quello che ci circonda". E' un Cristianesimo radicale, rivoluzionario.

(di Claudio Fabretti da http://www.ondarock.it/rockedintorni/u2.htm )

giovedì 1 marzo 2007

U2 - "40","Where the Streets Have No Name" & ............ "testimonianza" di Bono

U2




Gli U2 sono: Bono, The Edge , Adam Clyton e Larry Mullen jr

Li ho conosciuti tardi,
meglio tardi che mai....


Sapevo che erano, e sono tuttora, una delle rock band più famose del mondo.
Conoscevo e mi piacevano molto alcuni loro pezzi, forse quelli più commerciali: "Sunday Bloody sunday", "Pride (in the name of Love)" , "With or without you" , "I still havent found what im looking for" ecc.
Sapevo del loro impegno umanitario, in particolare quello di Bono...,
niente di più.

Nel 2003/2004 in un cesto al supermercato ho visto l'album "War" e l'ho acquistato (20 anni dopo la sua uscita).



Così ho scoperto "40" l'ultimo brano del disco, una canzone tratta dal salmo 40, destinata ad essere la canzone conclusiva di tutti i concerti di quel periodo:
"Ho atteso con pazienza il Signore/Lui si è chinato e ha ascoltato il mio pianto…"
Bono la cantava sventolando la bandiera bianca in segno di pace di riconciliazione e di perdono in quell'Irlanda insanguinata dai conflitti fra cattolici e protestanti.
( vedi www.dimensioni.org/articolo6_febbraio05.html )

Così ho scoperto che nel 1981, poco più che ventenni, Bono, Edge e Larry iniziarono a frequentare un movimento cristiano denominato gruppo Shalom, riavvicinandosi alla fede e dedicandosi alla lettura della Bibbia e che questa esperienza religiosa confluì abbondantemente nella loro musica.
Nell’album "October", uscito quell’anno, la canzone di apertura s’intitolava "Gloria" ed aveva il sapore di un inno liturgico rock:

"Provo a cantare questa canzone/Provo ad alzarmi ma non trovo appoggi/Provo a parlare ma solo in te sono completo/Gloria a te Signore/Gloria, esultate/Oh Signore, libera le mie labbra."

(tratto da www.vienievedi.net/htm/musica04.htm )

Eccetera eccetera....

Chissa perchè nessuno me ne aveva mai parlato.


Ad un giornalista che in un’intervista gli chiedeva se la religione fosse per lui una fonte di ispirazione,Bono ha risposto:
«A volte utilizzo la Bibbia. Quando ho a che fare con i fondamentalisti americani, ricordo loro che ci sono 2.103 versi delle Scritture dedicati alla povertà e che Gesù parla soltanto una sola volta di giudizio. E non è certo un giudizio attinente alla sessualità o alla morale. È un giudizio che riguarda la povertà. Ho ricordato a George Bush il passaggio di Matteo 25, nel quale è scritto: “Avevo fame e tu mi hai dato da mangiare, avevo sete e tu mi hai dato da bere, ero straniero e tu mi hai accolto”. Coloro che lo ascoltano gli chiedono: “Ma quand’è accaduto di vederti affamato e di darti da mangiare?” E Gesù risponde loro: “In verità, ogni volta che voi lo avete fatto con qualcuno di più piccolo, che è mio fratello, è a me che l’avete fatto!”. Ecco ciò che dobbiamo fare!».